“Il sorriso del povero, lo sguardo del disperato che si desta al mio sguardo, trasformano il mio cuore. Fanno sorgere nuove energie dal più profondo dell’essere. Sembrano spezzare certe barriere e per questo portare una nuova libertà.
E’ come lo sguardo o il sorriso del bambino: può resistergli il cuore più duro? Il contatto o l’incontro con il debole è uno dei nutrimenti più essenziali per la vita; quando ci si lascia penetrare dal dono della sua presenza, egli depone qualcosa di prezioso nel nostro cuore.”
Jean Vanier