“Quando San Vincenzo presenta l’amore che dobbiamo a Dio, nostro Signore, distingue, il più delle volte, “due forme” per vivere e tradurre tale amore: “uno affettivo e l’altro effettivo” (Cf. IX 534). Il primo è nell’ordine della tenerezza (San Vincenzo non ha paura di usare questo termine nell’evocare la relazione del bambino con suo padre e sua madre). Ma questo primo modo di amare nostro Signore è incompleto, potrebbe essere illusorio, come ce lo ricorda frequentemente: “Non arriva fino al dato di fatto “ che è l’amore per Gesù Cristo nel servizio concreto dei poveri.”
Leggete tutta la riflessione in:
https://famvin.org/it/2017/08/san-vincenzo-de-paoli-le-virtu-la-carita/
La traduzione dalla lingua spagnola è di suor Lucia Campanelli FdC, Supervisor della nostra “Charité”, l’Associazione “La Carità di Santa Luisa”.