Noi, i rifugiati del Nord Africa e il Villaggio Olimpico

           

Centinaia di persone, con lo status di protezione internazionale, hanno occupato quasi altrettanti appartamenti in quello che, nel 2006, è stato il cuore pulsante delle memorabili Olimpiadi Invernali di Torino.

Il Villaggio Olimpico, in questi anni, è stato adattato ad altri servizi, ma, in parte, è rimasto vuoto, inutilizzato, in attesa di “destinazione”… In questi giorni, drammaticamente, una “destinazione” pur precaria, gli è stata data per un’ Emergenza (Nord-Africa) che è stata definita “chiusa”, ma che, in verità, si è ora rivelata in tutta la sua portata: migliaia di persone straniere in Italia, prima accolte, in parte seguite, e ora lasciate alla loro iniziativa con una conoscenza della lingua spesso minima, senza evidenti risorse professionali e… con 500 euro in tasca da investire nel migliore dei modi.

La questione “Villaggio Olimpico” è sotto i riflettori, difficile nello studio e nelle soluzioni immediate. Certo è, comunque, lo scandalo di centinaia di appartamenti lasciati all’abbandono, e per di più appena costruiti… Si spera in un progetto, in un domani per queste persone e per tutti coloro che hanno difficoltà nell’avere e mantenere una casa.

 

Anche in questa situazione, Casa Santa Luisa c’è.

Offre i suoi Servizi a questi nostri Amici, si impegna nella sensibilizzazione per il sostegno di queste persone e, aldilà di commenti o prese di posizione, è fiera di essere fra i Servizi per gli Amici rifugiati segnalati al Villaggio Olimpico, come potete vedere nel video che vi proponiamo:

http://www.lastampa.it/nel-villaggio-dei-profughi

 

 



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