Parlare della vita di Gesù è parlare della sua predilezione per gli emarginati, coloro che dichiara “beati”.
Parlare della vita di Gesù è parlare delle critiche di questo laico ai cultori del legalismo e dei riti, della predicazione di un Regno di Dio, che è festa qui ed ora quando si accoglie l’affamato, il nudo, l’escluso; è parlare di chi è severo con i ricchi e i potenti e indulgente con peccatori e umili; tutto ciò per molti è scomodo ed esula dai propri schemi.
Eduardo Arens, Lo humour di Gesù e la gioia dei discepoli
Ieri in biblioteca sono stata incuriosita da questo libro, in particolare dalla parola gioia e di quanto sia importante in questo momento di crisi e difficoltà essere testimoni attivi di una religione che porta con sè una rivoluzione a partire dagli atteggiamenti e dal modo di fare nella vita di tutti i giorni. Ma cosa vuol dire essere veramente portatori/trici di una gioia autentica?
La risposta l’ho trovata nel sorriso e nelle parole di affetto di Suor Rosalia, nella vivacità di Suor Cristina, in quella fermezza dolce di Suor Maria Letizia, nella cura dei/lle giovani volontari nel discutere delle situazioni dei nostri amici e cercare di offrire loro un aiuto.