Viveva nella Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo di Mappano e la sua salute da anni non era buona e peggiorava lentamente ma inesorabilmente.
Mi ricordo ancora la prima volta che lo incontrai..gli occhi pieni di vita e un sorriso felice, un’accoglienza festosa anche per una persona sconosciuta e tanta voglia di raccontarsi e di conoscere chi gli stava di fronte.
Gli piaceva chiacchierare, ascoltare la musica, fare brevi passeggiate e andare in giardino a prendere una boccata d’aria, anche se la malattia rendeva sempre più difficili e faticosi i gesti più semplici, anche il solo parlare.
Ci ha dato ed insegnato tanto:
….essere tenaci e non perdersi d’animo,
….affrontare la vita con un sorriso e non farsi sopraffare dalla tristezza,
….continuare a rimanere aggrappati ad una vita degna di essere vissuta nonostante la malattia,
…..tramutare il dolore in qualcosa di soave e luminoso come il suo sguardo
e soprattutto credere sempre in un Dio che non ci lascia soli, ma che ci accompagna nel nostro cammino, un cammino per alcuni più in salita che per altri.
Grazie Arcangelo, nei nostri cuori ci sarà sempre uno spazio per te.