“Se chi dà l’aiuto economico non arriva all’amicizia con chi lo riceve, si ricade, al di là delle intenzioni soggettive dei donatori, ancora nell’assistenzialismo che ha caratterizzato molta attività “a vantaggio” dei poveri. E’ certamente un aiuto più maturo e responsabile quello che punta a far sì che l’altro possa rispondere, da uguale, nella reciprocità. Infatti, un dono senza risposta non è un dono-reciprocità: anzi, in certi casi dietro al dono si può nascondere un rapporto di potere.
… Prestare denaro significa aumentare la responsabilità di chi riceve quei soldi, significa creare una cultura del risparmio, significa puntare ad un pieno reintegro nella dinamica della reciprocità.”Luigino Bruni
economista