Questa mattina, durante il Servizio della Colazione, essendo sola all’Accoglienza attendevo gli Amici nel mezzo del nostro portico, con notes in mano e registrazione “a vista”. Il mio sguardo era diretto alla strada così ho potuto ben vedere e sentire un signore che passava in bicicletta dall’altro lato della via. Senza fermarsi, girando il volto in direzione della nostra porta, ha urlato: “mantenuti!!”.
Lentamente ho raggiunto la soglia, fuori non c’erano Amici. Alcuni stavano arrivando lungo via Nizza, ma l’ “invettiva” era rivolta a tutti, indistintamente. E intanto pensavo.
Se si fosse fermato, gli avrei chiesto: “Scusi, ha urlato: “man – tenuti”, vero?”.
Ed avrei aggiunto: “Ha ragione, sa? Queste Persone hanno realmente bisogno di esser man – tenute, “tenute per mano”, nelle loro difficoltà attuali. Hanno bisogno di essere aiutate, sostenute, accompagnate per rialzarsi. Hanno bisogno di rinforzarsi in umanità e dignità, e riprendere la propria strada e NON rimanere in essa.
E lei ringrazi il Signore di essere in piedi, di camminare da solo. E dopo aver ringraziato, provi a pensare se anche lei talvolta ha bisogno di qualcuno che le tenga la mano, ha bisogno di un sorriso, un atto, una parola di conforto e di incoraggiamento. Provi a pensare se, forse, tutti noi possiamo dire di essere “mantenuti”.Così gli avrei detto.